Uno scritto, conservato gelosamente nell’archivio storico del Comune, parla espressamente, per la prima volta, del vitigno Dolcetto, chiamato nel volgare dell’epoca “dozzetti”.
Si tratta di un’ordinanza emanata dalla Municipalità di Dogliani nell’agosto 1593, in cui veniva disciplinata la raccolta dell’uva per impedire lo spreco di una vendemmia anticipata.
Infatti si faceva divieto assoluto di staccare dalle vili le uve che non fossero ancora giunte alla loro piena maturazione; in caso contrario la pena sarebbe stata severissima: la confisca dell’intero raccolto.

Ordini per le vindimie.
Niuno ardischi, al di qua della festa di San Mateo (21 settembre) vindimiar le uve, et se qualcheduno per necessità oaltra causa davrà vindimiar qualche dozzetti davrà prender licenza dal deputato, sottopena della perdita delle uve… “.